Paesaggio urbano: le possibilità economiche della riqualificazione
di Matteo Rocco
Un approfondimento dell’imprenditore Matteo Rocco a partire dalla mostra “Ri-Formare Milano” sull’importanza delle riqualificazioni urbane per il settore immobiliare italiano.
L’estate è il periodo migliore dell’anno per farsi venire in mente nuove idee per investimenti e strategie imprenditoriali, soprattutto nel settore immobiliare. Le città svuotate dalle persone si lasciano osservare meglio e si riempiono di iniziative culturali che portano nuova linfa creativa. È il caso della mostra Ri-formare Milano, che si può visitare fino al 31 agosto alla Triennale di Milano, in via Alemagna, 6. [informazioni sulla mostra Ri-formare Milano]
Ri-formare Milano, nata dalla collaborazione tra Italcementi, la Triennale e la Scuola di Architettura del Politecnico di Milano presenta 100 progetti di riqualificazione urbana, frutto del lavoro di urbanisti, architetti, studenti, ricercatori che hanno immaginato forme di trasformazione del territorio di aree ed edifici in stato di abbandono.
Un dettagliato articolo pubblicato su Domus vi permette di fare un primo assaggio della mostra, che vale assolutamente la pena visitare. Nell’articolo si spiega come i progetti siano concentrati in 12 aree della città e offrano alternative eterogenee: dal rapporto tra aree residenziali e spazi pubblici di corso XXII marzo al rapporto tra necessità dell’abitare contemporaneo e le zone storiche del capoluogo lombardo, come via Lamarmora e via Orti.
Ma perché l’imprenditore Matteo Rocco consiglia a immobiliaristi e investitori di visitare una mostra sulla riqualificazione urbana?
Il recupero dell’esistente e la conservazione del patrimonio urbano e architettonico delle città non sono un investimento da sottovalutare. Già alla fine del 2013 avevo notato un interessante articolo pubblicato su Quotidiano Immobiliare, Il nostro futuro si chiama real estate. Nell’articolo si individuavano quattro filoni di investimenti immobiliari da tenere in considerazione per superare la crisi del settore:
- le iniziative di sviluppo;
- la gestione dei patrimoni;
- l’area delle dismissioni pubbliche;
- il recupero dell’esistente, compresa la riqualificazione energetica.
Un’analisi dettagliata dimostrava come il filone più redditizio fosse proprio quest’ultimo. In Italia ci sono 4,5 milioni di edifici in disuso, una superficie di 2 miliardi di metri quadri. Se si calcola che il costo medio di una ristrutturazione è stimato intorno a 1000 euro al metro quadro, l’autore dell’articolo fa giustamente notare che c’è un potenziale di lavoro di 2.000 miliardi di euro.
Guardare al passato e lasciarsi ispirare dai progetti degli studenti e ricercatori di architettura non è solo un piacere della vista, ma un’idea lungimirante.
2 pensieri su “Riqualificazione urbana: una mostra e un investimento”