Come fanno le aziende a beneficiare di Expo2015?

I benefici di Expo215 per le aziende

di Matteo Rocco

Matteo Rocco continua ad approfondire i benefici di Expo2015. Il racconto del progetto di comunicazione FuorieExpo

[Estratto del documentario Milano Design Capital]

Questa volta parto da lontano. Da così lontano che probabilmente a un certo punto vi chiederete, mi chiederete “Matteo Rocco, ma sei completamente impazzito?”

Invece non sono impazzito, voglio solo raccontarvi una storia. Ogni anno ad aprile Milano si riempie di architetti, designer, creativi e curiosi da tutto il mondo. Inizialmente era il Salone del Mobile, l’occasione fieristica per eccellenza per gli addetti ai lavori del settore. Poi il Salone del Mobile ha continuato a esistere, ma la sua integrazione con il tessuto urbano è sbocciata con l’arrivo del Fuori Salonela serie di eventi collaterali che accompagnano la settimana del design internazionale a Milano.

Come avete visto nel video che ho postato all’inizio dell’articolo queste due esperienze sono servite da una parte a identificare Milano con la parola design e nello stesso tempo ad avvicinare al mondo della comunicazione, della brand awareness e del business, del marketing emozionale, dell’economia delle relazioni, segmenti di mercato che troppo spesso sottovalutavano queste componenti.

Matteo Rocco Expo

Expo2015 come il Salone del Mobile, secondo Matteo Rocco

Ed eccomi arrivato al cuore della storia. Tutti i giorni do un’occhiata ad ExpoContact, una risorsa fondamentale per chi vuole restare informato sulle novità di Expo2015. E proprio su questo sito ho scoperto il progetto FuoriExpoMilano, promosso dalla stessa agenzia di comunicazione che cura la testata ExpoContact.

Il progetto è tutto da esplorare, ma di fatto costituisce un supporto per le aziende che vogliono giocarsi al meglio l’occasione di Expo205. Dalla definizione della strategia alla costruzione degli eventi e delle relazioni.

La parte più divertente del sito è il database delle location: si può scegliere con un sistema di filtri tra ristoranti, hotel, cascine, agriturismi, dimore storiche, convention center in tutta la provincia di Milano.

Si trovano delle perle meravigliose. Come Palazzo Durini.

matteo rocco palazzi lombardia

 

Non so se FuoriExpo raggiungerà il successo del Fuori Salone, ma sicuramente l’idea è da tenere d’occhio.

Architettura: gli occhi del cinema

Il valore dell’architettura per il cinema – di Matteo Rocco

Matteo Rocco nel suo ultimo post racconta un premio per i migliori film dedicati all’architettura, un decreto legge che salva i cinema storici e qualche immagine da non dimenticare

(Matteo Rocco – 12 settembre 2014) Avete mai pensato a quanto avete imparato delle città, dei loro luoghi, delle loro case, i palazzi, le abitazioni guardando i film?

Rocco MatteoSenza il cinema di Woody Allen probabilmente non riusciremmo a sentirci a casa quando visitiamo New York. Per gli appassionati del cinema italiano Roma è anche la Roma di Fellini, di Ladri di Biciclette, di Poveri ma belli. Anche io che sono di Legnano quando visito la capitale – per lavoro o per piacere – resto incantato e provo la sensazione che provano i milioni di turisti che ogni anno visitano Roma: mi sento sul set non di uno, di mille film.

E da quando ho visto il film Match Point di Woody Allen, ambientato in una meravigliosa Londra borghese, ho capito quanto sono importanti delle grandi finestre per un appartamento elegante. Non sono diventato né un architetto né un designer di interni, ma ho avuto l’ennesima conferma della necessità di riconoscere il valore del cinema per l’architettura. E dell’architettura per il cinema.

Se non vi ho ancora convinti guardate questo video, realizzato in occasione di una retrospettiva del 2012 organizzata a Bergamo per avvicinarsi all’EXPO.

Vi starete probabilmente domandando “perché a Matteo Rocco è venuto in mente proprio oggi di scrivere di cinema e architettura?”

Ecco la risposta: una notizia su twitter.

Il 5 settembre ALA Assoarchitettura e la Regione Veneto presenteranno al Lido di Venezia il Premio che verrà assegnato nel 2015 al film che meglio avrà saputo interpretare il rapporto tra gli architetti e cinema, le loro storie, il loro ruolo sociale nel cinema, sia fiction che non fiction.

Ma come sa chi mi legge tutte le settimane con i miei blog [matteorocco.it e matteorocco.com – la rassegna stampa] voglio cercare di offrire un servizio ai colleghi imprenditori, costruttori, immobiliaristi, investitori. Alcune notizie riguardano investimenti interessanti, opportunità economiche, altre invece riguardano notizie politiche e culturali che credo che possano portare beneficio a chi lavora nel nostro settore, anche solo da un punto di vista valoriale.

E allora ecco la buona notizia di oggi. Già qualche settimana fa il Ministero dei Beni Culturali, guidato da Dario Franceschini, aveva garantito il 30% di copertura e benefici fiscali per il restauro e l’adeguamento strutturale dei cinema storici italiani. Bene. La notizia di questi giorni riguarda un nuovo decreto che prevede la salvaguardia e la valorizzazione dei cinema italiani, sia quelli che sono già patrimonio culturale sia quelli costruiti almeno dal 1980 per cui può essere avviata un’istruttoria per la preservazione e la tutela.