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Matteo Rocco racconta il Padiglione Italia per EXPO2015

Matteo Rocco ci racconta il Padiglione Italia per EXPO2015

(a cura di Matteo Rocco)

Mancano poche settimane e l’inizio di Expo 2015 si fa sempre più vicino. Tra le varie polemiche però mi tocca elogiare un progetto molto interessante, ovvero il nostro Padiglione, il Padiglione Italia,

che ci rappresenterà all’interno della manifestazione.

Marco-Balich

 

Il concept del padiglione è stato affidato a Marco Balich,

forse per molti di voi un’icona, per altri uno sconosciuto. Balich è stato il direttore creativo di moltissime cerimonie internazionali, dai giochi Olimpici di Torino 2006 e sarà l’Art Director delle Olimpiadi di Rio 2016. Insomma, un vero e proprio professionista nell’arte di progettare sia architettonicamente che emozionalmente uno spazio fisico che sappia stupire.

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L’intero padiglione è a impatto zero usando minimi consumi energetici necessari ed è realizzato con materiali eco-sostenibili a impatto zero sull’ambiente.

La struttura esterna che ricorda un insieme di rami intrecciati è stata affidata all’esclusivo studio di progettazione Nemesi&Partners realizzato con Proger e BMS Progetti per la parte ingegneristica, relativa alle strutture e agli impianti, e con il Prof. Livio De Santoli per la sostenibilità dell’edificio.

logo

In attesa della fine della realizzazione di questo grande edificio,

sono convinto che questo progetto rappresenti l’Italia di maniera assolutamente moderna e accattivante, finalmente in linea con le grandi potenze mondiali dentro un dibattito così importante come quello sull’alimentazione mondiale.

Matteo Rocco

 

Riqualificazione urbana: una mostra e un investimento

Paesaggio urbano: le possibilità economiche della riqualificazione

di Matteo Rocco

Un approfondimento dell’imprenditore Matteo Rocco a partire dalla mostra “Ri-Formare Milano” sull’importanza delle riqualificazioni urbane per il settore immobiliare italiano.

matteo rocco imprenditore immobiliareL’estate è il periodo migliore dell’anno per farsi venire in mente nuove idee per investimenti e strategie imprenditoriali, soprattutto nel settore immobiliare. Le città svuotate dalle persone si lasciano osservare meglio e si riempiono di iniziative culturali che portano nuova linfa creativa. È il caso della mostra Ri-formare Milano, che si può visitare fino al 31 agosto alla Triennale di Milano, in via Alemagna, 6. [informazioni sulla mostra Ri-formare Milano]

Ri-formare Milano, nata dalla collaborazione tra Italcementi, la Triennale e la Scuola di Architettura del Politecnico di Milano presenta 100 progetti di riqualificazione urbana, frutto del lavoro di urbanisti, architetti, studenti, ricercatori che hanno immaginato forme di trasformazione del territorio di aree ed edifici in stato di abbandono.

Un dettagliato articolo pubblicato su Domus vi permette di fare un primo assaggio della mostra, che vale assolutamente la pena visitare. Nell’articolo si spiega come i progetti siano concentrati in 12 aree della città e offrano alternative eterogenee: dal rapporto tra aree residenziali e spazi pubblici di corso XXII marzo al rapporto tra necessità dell’abitare contemporaneo e le zone storiche del capoluogo lombardo, come via Lamarmora e via Orti.

matteo rocco imprenditore lombardia

Ma perché l’imprenditore Matteo Rocco consiglia a immobiliaristi e investitori di visitare una mostra sulla riqualificazione urbana?

Il recupero dell’esistente e la conservazione del patrimonio urbano e architettonico delle città non sono un investimento da sottovalutare. Già alla fine del 2013 avevo notato un interessante articolo pubblicato su Quotidiano Immobiliare, Il nostro futuro si chiama real estate. Nell’articolo si individuavano quattro filoni di investimenti immobiliari da tenere in considerazione per superare la crisi del settore:

  • le iniziative di sviluppo;
  • la gestione dei patrimoni;
  • l’area delle dismissioni pubbliche;
  • il recupero dell’esistente, compresa la riqualificazione energetica.

Un’analisi dettagliata dimostrava come il filone più redditizio fosse proprio quest’ultimo. In Italia ci sono 4,5 milioni di edifici in disuso, una superficie di 2 miliardi di metri quadri. Se si calcola che il costo medio di una ristrutturazione è stimato intorno a 1000 euro al metro quadro, l’autore dell’articolo fa giustamente notare che c’è un potenziale di lavoro di 2.000 miliardi di euro.

Guardare al passato e lasciarsi ispirare dai progetti degli studenti e ricercatori di architettura non è solo un piacere della vista, ma un’idea lungimirante.