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5 cose che forse non sai sul cemento

Matteo Rocco: 5 storie delle costruzioni in Italia

di Matteo Rocco

Matteo Rocco racconta i punti salienti del racconto pubblicato da Italcementi per i suoi 150 anni

matteo roccoSe avete mai viaggiato in Nord America sarete sicuramente rimasti stupiti come me da una grande assenza, o almeno da una grande scarsità, quella del cemento armato. Chiunque sia coinvolto nel mercato immobiliare o negli affari legati alle costruzioni sa bene che il cemento armato è una risorsa preziosa, la cui storia affonda le radici nella vecchia Europa, dall’antica Roma, alla Francia, all’Inghilterra, fino a diventare il materiale preferito da architetti geniali come Le Corbusier.  Non crediate che il vostro Matteo Rocco sia diventato un professore di scienze delle costruzioni, semplicemente trovo che la voce di wikipedia dedicata al calcestruzzo armato, altro nome utilizzato per descrivere questo meraviglioso materiale, sia davvero ben fatta.

L’Italia e i costruttori italiani hanno giocato un ruolo fondamentale nella gloriosa storia di questo materiale e ne è dimostrazione questa chicca che ho trovato su twitter questa mattina:

Italcementi festeggia i suoi 150 anni e pubblica una breve storia di 12 pagine che si legge tutta d’un fiato.

Le cinque storie sul cemento raccolte da Matteo Rocco

  • Il cemento è nato in un mulino: la prima cottura avvenne l’8 febbraio del 1864 nel forno di una villa di Scanzo, piccolo paese in provincia di Bergamo. Il preparato fu macinato in un mulino ad acqua.
  • Il Canale di Suez è stato costruito con il cemento italiano della Italcementi: ebbene sì, così come il ponte a 16 archi sul fiume Adda, la Stazione Santa Lucia di Venezia< e il Grattacielo Pirelli, per citare solo alcune opere.
  • Il Politecnico di Milano ha una scuola dedicata ai materiali da costruzioni che porta il nome degli imprenditori proprietari della Italcementi: nel 1927 il Politecnico di Milano ha istituito la Scuola Master Fratelli Pesenti, con il nome dei proprietari della Italcementi. Si trattava di una scuola di formazione post-universitaria interamente dedicata ai materiali da costruzione; in molti partecipano ancora a questi corsi.
  • Italcementi è la cementerai più efficiente e più ecologica in Europa: Carlo Pesenti è stato eletto nel 2013 per la seconda volta co-presidente dell’iniziativa internazionale Cement Sustainability Initiative. E la Italcementi porta in giro per il mondo il made in Italy della sostenibilità.
  • Il Padiglione Italiano all’Expo di Shangai nel 2010 è stato costruito con cemento trasparente: in questo caso non servono molte parole ma solo un’immagine che regala un’idea della meraviglia di questo progetto architettonico

padiglione italia matteo rocco

Riqualificazione urbana: una mostra e un investimento

Paesaggio urbano: le possibilità economiche della riqualificazione

di Matteo Rocco

Un approfondimento dell’imprenditore Matteo Rocco a partire dalla mostra “Ri-Formare Milano” sull’importanza delle riqualificazioni urbane per il settore immobiliare italiano.

matteo rocco imprenditore immobiliareL’estate è il periodo migliore dell’anno per farsi venire in mente nuove idee per investimenti e strategie imprenditoriali, soprattutto nel settore immobiliare. Le città svuotate dalle persone si lasciano osservare meglio e si riempiono di iniziative culturali che portano nuova linfa creativa. È il caso della mostra Ri-formare Milano, che si può visitare fino al 31 agosto alla Triennale di Milano, in via Alemagna, 6. [informazioni sulla mostra Ri-formare Milano]

Ri-formare Milano, nata dalla collaborazione tra Italcementi, la Triennale e la Scuola di Architettura del Politecnico di Milano presenta 100 progetti di riqualificazione urbana, frutto del lavoro di urbanisti, architetti, studenti, ricercatori che hanno immaginato forme di trasformazione del territorio di aree ed edifici in stato di abbandono.

Un dettagliato articolo pubblicato su Domus vi permette di fare un primo assaggio della mostra, che vale assolutamente la pena visitare. Nell’articolo si spiega come i progetti siano concentrati in 12 aree della città e offrano alternative eterogenee: dal rapporto tra aree residenziali e spazi pubblici di corso XXII marzo al rapporto tra necessità dell’abitare contemporaneo e le zone storiche del capoluogo lombardo, come via Lamarmora e via Orti.

matteo rocco imprenditore lombardia

Ma perché l’imprenditore Matteo Rocco consiglia a immobiliaristi e investitori di visitare una mostra sulla riqualificazione urbana?

Il recupero dell’esistente e la conservazione del patrimonio urbano e architettonico delle città non sono un investimento da sottovalutare. Già alla fine del 2013 avevo notato un interessante articolo pubblicato su Quotidiano Immobiliare, Il nostro futuro si chiama real estate. Nell’articolo si individuavano quattro filoni di investimenti immobiliari da tenere in considerazione per superare la crisi del settore:

  • le iniziative di sviluppo;
  • la gestione dei patrimoni;
  • l’area delle dismissioni pubbliche;
  • il recupero dell’esistente, compresa la riqualificazione energetica.

Un’analisi dettagliata dimostrava come il filone più redditizio fosse proprio quest’ultimo. In Italia ci sono 4,5 milioni di edifici in disuso, una superficie di 2 miliardi di metri quadri. Se si calcola che il costo medio di una ristrutturazione è stimato intorno a 1000 euro al metro quadro, l’autore dell’articolo fa giustamente notare che c’è un potenziale di lavoro di 2.000 miliardi di euro.

Guardare al passato e lasciarsi ispirare dai progetti degli studenti e ricercatori di architettura non è solo un piacere della vista, ma un’idea lungimirante.